Leggiamo poco: e questo si sapeva. Siamo i penultimi in Europa a esportare il nostro patrimonio culturale: non ne eravamo certi ma saperlo non ci sorprende. Infine il settore cultura non dà lavoro: sappiamo anche questo, citofonare ex neolaureati attualmente impegnati nei call center. Dire che il quadro offerto dall’Istat sia a tinte fosche è dir poco: qui la situazione pare drammatica. I dati for...
Dite la verità, se solo fino a qualche anno fa vi avessero parlato di uomini femministi avreste pensato a una variante moderna dei femminielli, oppure vi sareste chiesti da quale bizzarria massmediatica fossero saltati fuori. Quello dei “femministi” è solo uno dei tanti esempi dello slittamento, semantico ma non solo, della società verso il dogmatismo politicamente corretto, che con la scusa di d...
Premessa (e non saltatemi piè pari solo perché sono una premessa): qui ci si riferisce solo e soltanto agli artisti nati dagli anni Sessanta/Settanta del secolo scorso in poi. Perché? Perché lo so benissimo che nelle aste l’Italian sale va a gonfie vele, ma qui non si parla dei vari Fontana, Burri, Pascali, Manzoni e Fioroni e Festa (quindi si parla di un altro campionato, di un altro campo da gio...
Il mondo in cui ci troviamo a vivere oggi è assai arretrato perché arretrata è la politica culturale proposta, sebbene spesso sia completamente assente. Personalmente credo, infatti, che soltanto attivando una politica culturale seria e lungimirante, volta all’apertura del mondo della cultura anche al mondo dei privati, si possa riuscire a proporre sempre più qualità e meno mediocrità, sempre più ...
“Quando salite in macchina, vi sentite in ansia perché l’ha costruita un’azienda privata? Quando andate al cinema inorridite al pensiero che il film della Walt Disney che state vedendo è stato pagato da un produttore privato e proiettato in un multisala privato?“ E ancora: “Trovate preoccupante che Dante, Omero, Shakespeare, Leopardi, D’Annunzio, Calvino, non si...
Per aiutare il paese ad essere efficiente e forte, capace di gestire da protagonista (e non subire) le dinamiche della globalizzazione, occorre rafforzare l’identità italiana operando sulla cultura, sulla gestione dei beni culturali, ovvero sull’architettura della res publica. Nello specifico occorre: Riorganizzare il sistema delle autonomie e degli enti territoriali della Repubblica italiana in s...
Censimento ed emersione di spazi con potenziali per utilizzo culturale La provincia italiana è piena di piccoli tesori, teatrini poco utilizzati o da ristrutturare, fabbriche abbandonate da riconvertire, auditorium mai aperti, sale cinematografiche chiuse, scuole abbandonate. Tutto questo patrimonio può essere catalogato e utilizzato creando lavoro e servizi per nuovi spazi di formazione, commerci...
La cultura appartiene a quello che gli economisti definiscono un “bene di merito”, cioè fa parte di quei beni la cui produzione genera sistematicamente esternalità positive, o ritenute tali dalla collettività. La cultura genera con la sua diffusione, cioè, vantaggi a tutta la collettività, e l’abitudine alla cultura crea dipendenza, produce, in chi la consuma, sempre nuovi e imprevedibili bisogni...
Per il rilancio del patrimonio culturale in Italia Concedere la gestione complessiva della massima parte dei siti culturali italiani a soggetti privati, lucrativi e onlus. In tal modo si può dare attuazione all’art. 57-bis del Codice dei beni culturali e del paesaggio che prevede la possibilità di concedere l’uso dei beni culturali a terzi mediante concessione, pur mantenendo la proprietà degli st...
L’Italia deve tornare ad essere un luogo di produzione culturale, oltre che di tradizione e conservazione. La cultura serve a valorizzare le nostre radici, perché custodire è civiltà: bisogna quindi salvaguardare la nostra civiltà, base dell’integrazione con le altre culture (capirle e farsi capire). La civiltà occidentale affonda da secoli nelle radici giudaico-cristiane che hanno plasmato...
Emmanuel Macron ha vinto (per ora) facile. Oltre Le Pen il nulla, zero avversari: i socialisti alla sfascio per l’infausta reggenza di Hollande non erano nelle condizioni di minacciarlo (Hamon della gauche todos caballeros è un vecchio arnese della sinistra mangiapreti molto simile ai nostrani “grilletti”, mentre Mélenchon ha solo stupito con gli effetti speciali, vedi i comizi i...